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Martine Brochard

My Story

Primi passi In Francia studia danza classica, jazz, recitazione ed inizia a lavorare giovanissima alla televisione, in teatro e al cinema col film Baci rubati (1968) di François Truffaut. Dopo alcune brevi apparizioni nel cinema francese, si trasferisce in Italia nel 1970, attirata dall’allora fiorente industria cinematografica nostrana, per diventare interprete di molte pellicole del decennio, tra cui le più famose: Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973) di Sergio Martino e La governante (1974), tratto dalla pièce di Vitaliano Brancati e diretto da Giovanni Grimaldi, con cui vince la Maschera d’argento. «Diventai quasi subito popolarissima come protagonista di La governante, dal romanzo di Brancati. Mi consolidò nella parte di lesbica chic già interpretata nei miei film da monaca.» (Martine Brochard[3]) Interpreta film dei generi più diversi, preferendo comunque sempre ruoli da donna sensuale e provocante. Partecipa, tra gli altri, a: Prigione di donne (1975) di Brunello Rondi, Il solco di pesca (1975) di Maurizio Liverani, Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975) di Umberto Lenzi, Mannaja (1977) di Sergio Martino e Una spirale di nebbia (1977) di Eriprando Visconti. Nel decennio seguente interpreta, fra gli altri, i film Murder Obsession – Follia Omicida (1981) di Riccardo Freda e L’attrazione (1987) di Mario Gariazzo. Negli anni novanta lavora anche con Tinto Brass in Paprika (1991) e in L’uomo che guarda (1994). Fonte Biografia:  Wikipedia
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