Sinossi
ITA Tre uomini, Aleksander, Martin e Francesco. I primi due si incontrano nel campo di concentramento di Sachsenhausen negli anni ?40. Il terzo è un pianista che vive oggi a Barletta in provincia di Bari. Eppure le vite dei tre uomini sono legate da un filo rosso che le ha tenute insieme creando un piccolo miracolo. Nel campo di concentramento di Sachsenhausen, il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz immagazzina nella sua memoria prodigiosa 770 canzoni create dai suoi compagni di deportazione, ripetendole continuamente per anni sottovoce tra le labbra per non dimenticarle - sarebbe impazzito se, dopo la liberazione, una infermiera non si fosse messa al suo fianco durante la convalescenza in ospedale e non gli avesse ?svuotato? la memoria fissando sulla carta musica e testi. Aleksander incontra nel campo centinaia di deportati che, componendo, cercavano di rimanere vivi in mezzo a tutta quella morte. E per sentirsi vivi non bastava comporre, bisognava dare alla musica composta una vita oltre quel campo. E Aleksander diventa il ?prezioso ponte? attraverso cui quella musica si è salvata. Martin Rosenberg è uno degli uomini incontrati da Aleksander a Sachsenhausen. Nel campo organizz• un coro ebraico di 30 elementi. Per Martin il coro era un importante veicolo per opporsi al regime. Il coro era illegale e le sue prove rigorosamente clandestine. Alla fine del 1942, Martin scopre che un trasporto avrebbe presto portato lui e i membri del suo coro ad Auschwitz-Birkenau. Nell'ottobre 1942, D'Arguto e il coro furono inviati ad Auschwitz. E l'? morirono poco dopo. Oggi l'enorme patrimonio musicale composto nei campii è arrivato a noi grazie al lavoro del pianista barlettano Francesco Lotoro, che per oltre trent?anni ha girato il mondo da solo alla ricerca di tutta quella musica. Sono 8.000 gli spartiti recuperati fino ad oggi e per loro, e per tanta altra musica che si salverà, sta nascendo a Barletta la Cittadella della Musica, casa di tutta la musica composta nei campi di concentramento. Luogo unico al mondo, restituir… finalmente questo immenso patrimonio all'umanità.
Three men, Aleksander, Martin and Francesco. The first two meet in the Sachsenhausen concentration camp in the 1940s. The third is a pianist who lives today in Barletta in the province of Bari. Yet the lives of the three men are linked by a common thread that has kept them together, creating a small miracle. In the Sachsenhausen concentration camp, the Polish singer and composer Aleksander Kulisiewicz stores in his prodigious memory 770 songs created by his fellow deportees, repeating them continuously for years in a whisper between his lips so as not to forget them - he would have gone mad if, after his release, a nurse hadn't stood by his side during his convalescence in the hospital and hadn't emptied his memory by fixing music and lyrics on paper. Aleksander meets hundreds of deportees in the field who, by composing, were trying to stay alive in the midst of all that death. And to feel alive it wasn't enough to compose, it was necessary to give composed music a life beyond that field. And Aleksander becomes the precious bridge through which that music is she is saved. Martin Rosenberg is one of the men Aleksander met in Sachsenhausen. In the camp he organized a Jewish choir of 30 members. For Martin the choir was an important vehicle for opposing the regime. The choir was illegal and its rehearsals strictly clandestine. In late 1942, Martin learned that a transport would soon take him and his choir members to Auschwitz-Birkenau. In October 1942, D'Arguto and the choir were sent to Auschwitz. And there they died shortly after. Today the enormous musical heritage composed in the campii has come down to us thanks to the work of the pianist from Barletta Francesco Lotoro, who for over thirty years traveled the world alone in search of all that music. There are 8,000 sheet music recovered to date and for them, and for so much other music that will be saved, the Citadel of Music is being born in Barletta, the home of all the music composed in the concentration camps. Unique place in the world, it will finally return this immense heritage to humanity.
Dettagli
Anno di produzione: 2024
Regista: Donatella Altieri
Lingua: Italian
Produzione: FONDAZIONE APULIA FILM COMMISSION
Sottotitoli: No